in un perfetto accordo tra fede, devozione, spiritualità e
raffigurazione.
Sebastiano, giovane soldato convertitosi al cristianesimo, subisce
condanna a morte dall'imperatore Diocleziano. Nulla però possono le
frecce: esse trafiggono il suo corpo ma non scalfiscono la sua bellezza,
la sua fede, la sua integrità fisica e morale. Affidato alle cure
della pia Irene, presto Sebastiano torna fieramente a proclamare il suo
credo cosicché Diocleziano lo imprigiona nuovamente, facendolo
flagellare, percuotere sino alla morte e gettando, per disprezzo, il suo
corpo nella Cloaca Massima.
'esposizione propone un eccezionale percorso espositivo di 45 opere di capitale importanza e suggestione, provenienti da prestigiose istituzioni museali italiane e collezioni private internazionali.
La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando
affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta
differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati
letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne
cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da
nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge
agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori: da Andrea della Robbia che modella l'anatomia
del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, si prosegue con uno
sguardo nella Venezia del Quattrocento, fino ad arrivare al solitario e
splendido San Sebastiano di Tiziano.
La purezza dell'anima e l'incrollabile
fede si specchiano nella sublime bellezza del giovane corpo di
Sebastiano, che rimanda a quello dell'antico Apollo pagano, ma che nella
figura del martire si riveste di sacralità e di una luce di eternità. È
proprio l'aurea di bellezza e intimo splendore che avvolge il corpo
virile e nudo di Sebastiano ad aver catturato l'attenzione di tutti i
più grandi artisti, dal Rinascimento ai giorni nostri, che nel desiderio
di sperimentare nuove accezioni del nudo maschile, partendo dai canoni
classici, si sono cimentati nella raffigurazione del santo.
San Sebastiano.
Bellezza e integrità nell'arte tra '400 e '600
Castello di Mirandola
Via Cordonata, 2 - San Secondo di Pinerolo (TO)
5 ottobre 2014 - 8 marzo 2015
Infoline: (+39) 0121.376545
Website: www.fondazionecosso.com
domenica 4 gennaio 2015
venerdì 2 gennaio 2015
Cavalli Celesti. Raffigurazioni equestri nella Cina antica
Dal 21 novembre 2014 al 22 febbraio 2015, il MAO - Museo di Arte Orientale di Torino celebra l'anno cinese del Cavallo con la mostra Cavalli Celesti. Raffigurazioni equestri nella Cina antica, un'esposizione che intende esplorare l'importanza delle rappresentazioni equestri nell'arte e nella cultura della Cina antica.
I cavalli sono stati un simbolo di status sociale forte per l'élite cinese di ogni epoca e uno dei soggetti più rappresentati nell'arte della Cina imperiale. Emblemi di nobiltà, eleganza, velocità e potenza, si sono arricchiti nel corso del tempo di valenze soprannaturali ammantate di resoconti leggendari.
Attraverso quarantacinque opere provenienti dalle collezioni del museo e da una collezione privata torinese, la mostra approfondisce l'importanza della figura del cavallo nell'arte e nella cultura della Cina antica mediante elementi arcaici di bardature e di carri (XI sec. a.C. - II sec. d.C.), raffigurazioni bidimensionali (II sec. a.C. - I sec. d.C.) e soprattutto spettacolari statuine funerarie a tutto tondo dalla dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.) alla dinastia Tang (618-907 d.C.). Si tratta in gran parte di sculture in terracotta dipinta e invetriata, dove i cavalli appaiono soli o in rapporto dinamico con il cavaliere, colorati e arricchiti di dettagli a seconda della funzione che l'immagine doveva evocare e rendere viva.
Il percorso espositivo è articolato in sette sezioni che corrispondono a diversi ambiti tematici: dalla guerra, al commercio, allo svago, fino all'evoluzione delle forme sociali tra gli Han e i Tang. Molti sono gli aspetti di storia e di civiltà che si intrecciano in questo itinerario: a partire dalla fine del IV secolo a.C. l'adozione della cavalleria fu fondamento per la costituzione dell'Impero; l’apertura della cosiddetta "Via della Seta" sotto la dinastia Han ebbe tra i suoi motori principali la ricerca nelle regioni occidentali di cavalli più grandi e più potenti.
Cavalli Celesti.
Raffigurazioni equestri nella Cina antica
MAO - Museo di Arte Orientale
Via San Domenico, 11 - Torino
21 novembre 2014 - 22 febbraio 2015
Infoline: (+39) 011.4436927
Website: www.maotorino.it
I cavalli sono stati un simbolo di status sociale forte per l'élite cinese di ogni epoca e uno dei soggetti più rappresentati nell'arte della Cina imperiale. Emblemi di nobiltà, eleganza, velocità e potenza, si sono arricchiti nel corso del tempo di valenze soprannaturali ammantate di resoconti leggendari.
Attraverso quarantacinque opere provenienti dalle collezioni del museo e da una collezione privata torinese, la mostra approfondisce l'importanza della figura del cavallo nell'arte e nella cultura della Cina antica mediante elementi arcaici di bardature e di carri (XI sec. a.C. - II sec. d.C.), raffigurazioni bidimensionali (II sec. a.C. - I sec. d.C.) e soprattutto spettacolari statuine funerarie a tutto tondo dalla dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.) alla dinastia Tang (618-907 d.C.). Si tratta in gran parte di sculture in terracotta dipinta e invetriata, dove i cavalli appaiono soli o in rapporto dinamico con il cavaliere, colorati e arricchiti di dettagli a seconda della funzione che l'immagine doveva evocare e rendere viva.
Il percorso espositivo è articolato in sette sezioni che corrispondono a diversi ambiti tematici: dalla guerra, al commercio, allo svago, fino all'evoluzione delle forme sociali tra gli Han e i Tang. Molti sono gli aspetti di storia e di civiltà che si intrecciano in questo itinerario: a partire dalla fine del IV secolo a.C. l'adozione della cavalleria fu fondamento per la costituzione dell'Impero; l’apertura della cosiddetta "Via della Seta" sotto la dinastia Han ebbe tra i suoi motori principali la ricerca nelle regioni occidentali di cavalli più grandi e più potenti.
Cavalli Celesti.
Raffigurazioni equestri nella Cina antica
MAO - Museo di Arte Orientale
Via San Domenico, 11 - Torino
21 novembre 2014 - 22 febbraio 2015
Infoline: (+39) 011.4436927
Website: www.maotorino.it
giovedì 1 gennaio 2015
Avanguardia Russa da Malevič a Rodčenko. Capolavori dalla collezione Costakis
A Torino dal 3 ottobre 2014 al 15 febbraio 2015, nel centralissimo Palazzo Chiablese, la mostra Avanguardia Russa da Malevič a Rodčenko. Capolavori dalla collezione Costakis presenta un nucleo fondamentale dell'eccezionale collezione d'Avanguardia russa di George Costaki, per la prima volta in Italia dal Museo Statale d'Arte Contemporanea di Salonicco.
La mostra racconta l'arte sperimentale russa del primo Novecento e la storia dell'uomo che l'ha salvata, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista. Nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, George Costaki decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell'arte sperimentale russa d'inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall'oblio questa componente vitale della cultura del Novecento.
Con circa trecento opere esposte - tra cui dipinti, guaches e acquarelli, lavori d'arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull'architettura costruttivista - la mostra si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica dell'Avanguardia russa, rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo (dal Nuovo impressionismo e simbolismo al Cubo futurismo, dal Suprematismo al Cosmismo), ricca dei capolavori dei maggiori artisti di quegli anni tra cui il Ritratto di Malevich del 1910, Donna in Viaggio della Popova, in cui le istanze del cubismo francese s'intersecano con gli elementi del futurismo italiano e - tra i tanti - Ritmo espressivo del 1943-1944 di Rodčenko, opera che con gocce e schizzi di colore crea una sorta di ritmo e di moto in un equilibrio compositivo "calcolato", che spinge a un inevitabile confronto con l'espressionismo astratto e l'action painting.
Un'immersione totale - curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou - per comprendere i cambiamenti radicali e rivoluzionari di quello che è stato definito da Camilla Gray "il grande esperimento" dell'arte del XX secolo.
Avanguardia Russa da Malevič a Rodčenko.
Capolavori dalla collezione Costakis
Spazio Mostre Polo Reale
Palazzo Chiablese, Piazzetta Reale - Torino
3 ottobre 2014 - 15 febbraio 2015
Infoline: (+39) 011.5790095
Website: www.mostracostakis.it
La mostra racconta l'arte sperimentale russa del primo Novecento e la storia dell'uomo che l'ha salvata, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista. Nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, George Costaki decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell'arte sperimentale russa d'inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall'oblio questa componente vitale della cultura del Novecento.
Con circa trecento opere esposte - tra cui dipinti, guaches e acquarelli, lavori d'arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull'architettura costruttivista - la mostra si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica dell'Avanguardia russa, rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo (dal Nuovo impressionismo e simbolismo al Cubo futurismo, dal Suprematismo al Cosmismo), ricca dei capolavori dei maggiori artisti di quegli anni tra cui il Ritratto di Malevich del 1910, Donna in Viaggio della Popova, in cui le istanze del cubismo francese s'intersecano con gli elementi del futurismo italiano e - tra i tanti - Ritmo espressivo del 1943-1944 di Rodčenko, opera che con gocce e schizzi di colore crea una sorta di ritmo e di moto in un equilibrio compositivo "calcolato", che spinge a un inevitabile confronto con l'espressionismo astratto e l'action painting.
Un'immersione totale - curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou - per comprendere i cambiamenti radicali e rivoluzionari di quello che è stato definito da Camilla Gray "il grande esperimento" dell'arte del XX secolo.
Avanguardia Russa da Malevič a Rodčenko.
Capolavori dalla collezione Costakis
Spazio Mostre Polo Reale
Palazzo Chiablese, Piazzetta Reale - Torino
3 ottobre 2014 - 15 febbraio 2015
Infoline: (+39) 011.5790095
Website: www.mostracostakis.it
Iscriviti a:
Post (Atom)