domenica 4 gennaio 2015

San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra '400 e '600

San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra '400 e '600
A pochi chilometri da Torino, dal 5 ottobre 2014 all'8 marzo 2015, il Castello di Mirandolo ospita la mostra San Sebastiano. Bellezza e integrità nell'arte tra '400 e '600 dedicata ad approfondire l'iconografia del santo in un perfetto accordo tra fede, devozione, spiritualità e raffigurazione.

Sebastiano, giovane soldato convertitosi al cristianesimo, subisce condanna a morte dall'imperatore Diocleziano. Nulla però possono le frecce: esse trafiggono il suo corpo ma non scalfiscono la sua bellezza, la sua fede, la sua integrità fisica e morale. Affidato alle cure della pia Irene, presto Sebastiano torna fieramente a proclamare il suo credo cosicché Diocleziano lo imprigiona nuovamente, facendolo flagellare, percuotere sino alla morte e gettando, per disprezzo, il suo corpo nella Cloaca Massima.

Curata da Vittorio Sgarbi, l'esposizione propone un eccezionale percorso espositivo di 45 opere di capitale importanza e suggestione, provenienti da prestigiose istituzioni museali italiane e collezioni private internazionali.

La mostra offre un excursus dentro quasi tre secoli, operando affascinanti confronti sul soggetto: il medesimo artista che adotta differenti soluzioni formali, pose e ambientazioni in anni ravvicinati letti da artisti diversi, materiali differenti e modellati per capirne cambiamenti e intenti devozionali e di fama della figura del santo da nord a sud. Un percorso che dalla seconda metà del Quattrocento giunge agli albori del Settecento, contemplando assoluti capolavori: da Andrea della Robbia che modella l'anatomia del giovane Sebastiano con grande raffinatezza, si prosegue con uno sguardo nella Venezia del Quattrocento, fino ad arrivare al solitario e splendido San Sebastiano di Tiziano.

La purezza dell'anima e l'incrollabile fede si specchiano nella sublime bellezza del giovane corpo di Sebastiano, che rimanda a quello dell'antico Apollo pagano, ma che nella figura del martire si riveste di sacralità e di una luce di eternità. È proprio l'aurea di bellezza e intimo splendore che avvolge il corpo virile e nudo di Sebastiano ad aver catturato l'attenzione di tutti i più grandi artisti, dal Rinascimento ai giorni nostri, che nel desiderio di sperimentare nuove accezioni del nudo maschile, partendo dai canoni classici, si sono cimentati nella raffigurazione del santo.


San Sebastiano.
Bellezza e integrità nell'arte tra '400 e '600
Castello di Mirandola
Via Cordonata, 2 - San Secondo di Pinerolo (TO)
5 ottobre 2014 - 8 marzo 2015

Infoline: (+39) 0121.376545
Website: www.fondazionecosso.com

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