È in corso fino al 31 ottobre alla Fondazione Stelline di Milano la personale di Valerio Berruti (Alba 1977) dal titolo Una sola moltitudine.
La mostra, curata da Olga Gambari, presenta per la prima volta, in modo organico, la produzione plastica di Valerio Berruti, poco conosciuta e per lo più inedita, affiancata da installazioni in esterno, video – tra cui La figlia di Isacco, presentato all'ultima Biennale di Venezia – disegni e bozzetti che, presentando il segno più caratteristico dell'artista, contribuiranno a costruire un discorso integrale ed armonico su tutto il corpus del suo lavoro. Il percorso espositivo proporrà circa 20 lavori e coinvolgerà, oltre alla Sala del Collezionista, anche gli ambienti esterni della Fondazione, Chiostro della Magnolia e Orti di Leonardo.
Come scrive la curatrice Olga Gam, «Il segno di Valerio Berruti è un racconto contemporaneo che nasce come evoluzione continua con la tradizione classica. La sua pittura, nel cui dna si mescolano la storia dell'arte pittorica e della scultura, è una dimensione che slabbra costantemente verso gli altri linguaggi linguaggi artistici, guardando al passato come radici e al futuro come un laboratorio di possibilità sempre aperto. I suoi volti, i suoi corpi sono metafora di un'umanità in continuo divenire, in cui l'identità singola si fonde con il corso esistenziale e storico collettivo. Da qui il titolo “Una sola moltitudine”, un d'apres da una raccolta postuma di scritti dello scrittore portoghese Fernando Pessoa…».
Nato ad Alba nel 1977, Valerio Berruti vive e lavora a Verduno, nelle Langhe, in una chiesa sconsacrata del 1600, uno spazio insolito e suggestivo che ha acquistato e restaurato nel 1995. Il giovane artista in pochi anni ha sviluppato un curriculum internazionale e subito dopo l'appuntamento milanese, nel gennaio 2011, terrà una mostra personale al Pola Museum in Essex di Tokyo.
Valerio Berruti. Una sola moltitudine
Fondazione Stelline
Corso Magenta, 61 - Milano
22 settembre - 31 ottobre 2010
Infoline: (+39) 02.45462437
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